Un pensiero

Pubblicato ottobre 8, 2021 da ederavelenosa

Chi mi ha reso ciò che sono, aveva la pelle bianchissima.Chi mi ha usata e maltrattata, parlava la mia stessa lingua.Chi ha preso da me ogni sogno ed ha infranto la mia speranza, parlava il mio stesso dialetto.Ho vissuto nell’isolamento e nella discriminazione, per anni, credendo di io sbagliata ed a farmi sentire così, erano persone a me vicine, italiani come me, paesani come me.Mi hanno sbattuto in faccia quanto malvagia può essere la gente e non avevo ancora imparato ad andare in bicicletta! Mi hanno insegnato che fidarsi è doloroso e lascia brutte cicatrici.Le persone che mi hanno derubata, non venivano da un’altra nazione.Chi ha rovinato gran parte della mia giovinezza, sarebbe considerato “un perfetto patriota”.Nessuno è sceso da barche o ha passato illegalmente i confini per farmi del male.Personalmente non ho nessuna esperienza negativa con chi è considerato straniero o diverso o invasore.Non è buonismo, è una semplice considerazione. Poi a me, stanno sulle balle tutti a primo impatto, sono proprio gli esseri umani che mi creano fastidio!A prescindere da colore o provenienza, da appena nati ad appena morti, tutti mi pesano sulla flebile pazienza che ho.

L’obesità è una malattia!!!

Pubblicato novembre 12, 2015 da ederavelenosa

“Dite a tutti che siete malati e tutti inizieranno a crederci”Questa è follia.

Ogni fibra del mio corpo,si rifiuta di credere che un obeso sia un povero essere umano afflitto dalla sfortuna e da una malattia grave. 

Mi rifiuto di accettare che il grasso sia considerato “malattia”.

Ognuno ha i propri problemi, ognuno li affronta come meglio crede. 

Alcuni, li “affrontano”, ingozzandosi di cibo. 

Alcuni bevono alcolici in modo smodato.

Alcuni fumano.

Alcuni fanno uso di droghe.

Alcuni si impiccano.

Altri, alzano il culo e fanno qualcosa per cambiare la situazione.

Fatemi capire, quindi siccome l’obesità è una malattia, lo sono anche l’alcolismo e l’abuso di droghe? 

Si?

E se queste sono MALATTIE, quali minchia sono le dipendenze?

L’obesità può portare infarto, diabete… come l’alcolismo può portare cirrosi ed il fumo cancro ai polmoni.

L’infarto, la cirrosi, il diabete, il cancro, sono malattie! Causate dall’abuso di una sostanza o più sostanze.

C’è forse qualcuno che obbliga ad abusare di Nutella, droga o alcol?

Che io sappia no!

Danno dipendenza? Ohhh si, quasi tutte quelle citate ne danno… Tranne il cibo!

Non si è mai sentito di crisi di astinenza da cotoletta alla milanese!!!

“Dite al vostro datore di lavoro che fatica fate ad allacciarvi le scarpe”, così lui dopo avervi preso per povere mentecatte tonte, vi risponderà di tener chiuso quel buco foderato di denti che avete sotto il naso!

Provate ad andare in un reparto oncologico a frignare in faccia a malati (veri), il vostro disagio! 

Provateci! Siete malati no? Andate a condividere con una madre che sta vedendo il figlio mangiato vivo da un tumore, la vostra malattia! Ditele che sia voi che lui siete vittima della sfortuna! Vediamo dopo quanti secondi vi prenderà a calci in bocca.

L’obesità è un handicap… Certo può essere, se uno è tanto stupido da arrivare a rovinarsi la salute perché non ha le palle di affrontare i problemi che ha tutto il genere umano! 

I cazzi girati non li hanno solo i ciccioni!

Ci sono anche persone che non si lasciano sopraffare e reagiscono, facendo una fatica porca, si rimboccano le maniche e lottano.

C’è pieno di gente che si sente “sola, triste, schifosa e brutta” ma non per questo, inizia a bere, drogarsi o svuotarsi nello stomaco, quintali di merda!

L’obesità non è una malattia.

L’obeso può scegliere sia di non diventarlo, sia di non esserlo più!

Un cardiopatico, non può scegliere di non essere malato e non può guarire solo perché decide di farlo.

La definizione di obesità, non può essere “malattia”. Un obeso può essere sanissimo, fisicamente ovvio! Io ero sanissima. 

Certo se ti ingozzi come un’oca ed affoghi i cazzi tuoi di debole ameba inutile senza spina dorsale, nel frigo, tanto sana di mente non sei! Ma nessuna forza sovrumana invisibile, ti rapisce nel sonno e ti costringe a ingollare di tutto! Lo fai te. Sai di farlo. Vuoi farlo! Il cibo non dà dipendenza fisica come può darne alcool o droga. Non prendiamoci per il culo.

Continuare a coccolare e rassicurare i ciccioni che ciò che li affligge, non dipende da loro ma che povere anime, sono vittime di sfortuna e calamità , sapete cosa porta? Che questi deboli individui, non alzeranno mai il culone, perché si sentiranno autorizzati a crogiolarsi nel far nulla, continuando a frignare e mangiare e frignare e mangiare!

Se io non avessi avuto chi di peso (letteralmente) mi ha obbligata ad operarmi, ora sarei morta! Io ero la classica grassona frignona che mangiava per indolenza. Forza di volontà zero. Carattere non pervenuto. Complessi a mille. Autostima inesistente. Sapevo benissimo di averlo causato io tutto questo, non ero una vittima, ero il mio carnefice. 

Troppo facile dare la colpa al mondo, alle mode, agli stereotipi! La colpa era mia!

Non ero malata, ero debole. 

Non fate passare un grasso come un disgraziato sfortunato, perché non lo è se non di sua scelta.

Ci provo

Pubblicato agosto 12, 2014 da ederavelenosa

Apri gli occhi la mattina,si mette in moto tutto. Decidi che umore avrai,allunghi una mano,prendi una maschera,a caso, poco importa quale e la indossi. Poi ti volti,dai il buongiorno al tuo partner e inizia tutto.
Inizia il nulla.
Respiri perché i polmoni sanno farlo,lo fanno bene,da decenni.
Parli,perché parlare non desta sospetto. Parli di ogni cosa,sei un multi task di argomenti,tutto tranne te. Spesso ti limiti ad assecondare le opinioni degli altri. Ehhh si,sono simpatica… Ehhh si,sono riservata…. Ehhh si,ho un brutto carattere… Poche spiegazioni,assecondare il nemico aiuta a non scoprire i fianchi.
Ascolti,tanto. Sei una spugna che assorbe ogni cosa,ogni conversazione,ogni confessione,ogni argomento. Sai ascoltare,e’ così semplice!! Se ascolti,non parli,se ascolti,non ti esponi. Facile fin troppo.
Ti cercano perché sei aperta,sorridente,disponibile,affidabile,buona,dolce.. Che bella persona!! Metti voglia di vivere,sei così positiva e intraprendente,non ti manca nulla,che bella vita hai.
Sicuri?
Volete sapere?
Mi alzo e vorrei restare a letto,al buio,in silenzio,ferma. Vorrei dormire,non pensare,non parlare,non ascoltare,non camminare. Cosa ho dentro? Nulla.
Come si spiega il nulla? E’ difficile spiegare il buio a chi vive al sole. Un pozzo,lo focalizzai così,un pozzo profondo e viscido dove non arriva luce,la intravedi ,un bagliore opaco e lontanissimo ma non puoi arrivare a lei. Stai sul fondo,senza suoni,senza sentimenti,senza desideri,senza sogni,senza idee,senza parole. Pare impossibile vero? Eppure non si direbbe.
“Era una persona così solare”
Ridere,allontana le domande.
Parlare,allontana le domande.
Essere generosi,buoni,giusti ma anche scontrosi,irosi o spericolati,allontana le domande.
Le domande personali sono una battaglia che non ti puoi permettere.
Mantieni un profilo basso,sii una persona banale,comune,buona o con un pessimo carattere ma costante,il tuo prossimo deve sapere come sei nel tempo,non destare sospetti,sii furbo.
“Come stai”?
Sempre bene! Alla grande!!! Sdrammatizza,cambia discorso,fai una battuta,respira e rispondi in base a chi hai scelto di essere. Non sbagliare. Mai.
Scopa,spendi,litiga,fai quello che fanno tutti,osserva.
Spia i comportamenti altrui,succhiane i segreti,smembra i caratteri,ruba gli atteggiamenti,sii come vogliono gli altri.
Non avere opinioni,questa e’ facile!! Non ti frega un cazzo di niente,a partire dalla tua salute,dalla tua vita,e’ facile non avere opinioni!! Va bene tutto e non va bene niente. Dipende dalla maschera che hai preso dal comò stamani.
Fai progetti,alla gente piace chi fa progetti.
Fingi.
Perché la realtà non e’ bella.
La realtà e’ un sudario putrefatto che hai appiccicato addosso,che si e’ fuso con la carne e sanguina ogni volta che respiri ed e’ marcio,brutto,cattivo,doloroso.
Respirare e’ pesante,difficile,nemmeno immagini quanto.
Mi parli di sole di amore di gioco,di svago e credimi,tu parli ma io non capisco nulla di quello che dici.
Il mio tempo vigile,tutto il mio tempo da sveglia,lo passo cercando di stare a galla in un pozzo profondo pieno di melma e merda.
Non ho tempo per sciocchezze come sole,amore,gioco… Devo restare a galla.
Mi vedi ridere,ma non rido,quasi mai.
Mi vedi vivere,ma non vivo da decenni.
E’ difficile capire,perché se non voglio farti capire,non capirai mai.
Puoi essere mamma,partner,sorella,figlia,amica del cuore,analista… Nessuno sa se non si vuol far sapere.
Difficilmente si “tenta”,chi lo fa,chiede aiuto,una maniera abbastanza stupida e melodrammatica di farlo.
Chi lo fa,lo fa! E lo troverete sul giornale o sui necrologi o in tv,senza tante lettere,senza tante parole. Spiegare una vita intera non e’ possibile!
Si fa prima a dar la colpa ad un lavoro perso,un tradimento,uno smalto sbeccato.
Entrare nella mente di certe persone non e’ difficile,e’ impossibile.
Perché quando credere di averlo fatto,quando crederete di conoscere una persona “malata”,allora sappiate che non sarete nemmeno sul marciapiede di casa sua!
E quindi? Come deve fare un marito,un figlio,una mamma,ad evitare il peggio?
Non lo so.
Fingere di stare meglio,fingere di parlare,fingere di ridere,aiutano le persone intorno a noi,quelle stesse persone che non hanno colpa della nostra situazione e non hanno armi per combatterla.
E si taglierebbero una gamba per darci aiuto ma non puoi alzare un braccio mentre affoghi. Li guardi piangere e preoccuparsi e desideri solo aiutare loro anziché te. Te non conti,non ci sei più da anni,loro non lo sanno ma sei già morta.

Pensiero 3

Pubblicato novembre 25, 2013 da ederavelenosa

E poi capiti nella giornata contro la violenza alle donne… E pensi… “Violenza” cos’è la violenza? C’è differenza fra uno schiaffo e una coltellata al petto? La violenza e’ violenza! Quindi,il violento,mi nasce violento? Ci diventa violento?
Io incontro x,lo frequento,instauro con lui un rapporto. Suppongo che faremo conversazione,sono certa che esporrò i miei limiti,i miei “no” che saranno sempre “no” e quelli che “possiamo parlarne”. Mi farò conoscere e vorrò conoscere chi ho davanti. Litigheremo,con me e’ semplice come respirare,faremo rumore,ci diremo parolacce,il litigio serve anche per stabilire dei limiti,giocare a “chi ce l’ha più lungo”,aiuta a capire chi si ha davanti. Ecco che x,in un momento di ira,mi da uno schiaffo. Che sia più grande,alto,peso,poco importa.
Da questo gesto,si aprono due mondi.
Il primo,mi vede prendere lo schiaffo,fare un piantino e giustificare la persona che me l’ha dato.
Il secondo,mi vede prendere x per la tromba (più o meno ipotetica) del culo,e sbatterlo fuori della mia vita.
….c’è anche una terza ipotesi dove prendo le palle di x,le trito con sale e carote e gliele faccio bere centrifugate con ghiaccio e bestemmie…
Comunque sia,dal primissimo gesto,dall’ABC del “rapporto di coppia”,sono io che “subisco” a dettare le regole del futuro.
Non credo che un uomo mi sia mite,gentile,premuroso,amorevole,rispettoso ecc ecc e poi dalla sera alla mattina mi diventi hannibal the cannibal!!! C’è un percorso,fatto di “te l’ho permesso una volta ma non farlo ancora”.
No!! Io ti spezzo i diti e ci gioco a shangai già la prima volta!! Prova a tirarmi uno schiaffo senza mani!! Prova a darmi della “Troia” senza gli incisivi.
Se tollero,permetto quindi giustifico.
Credo poco alla denuncia,dopo la denuncia si che il violento può vendicarsi. Se invece alla prima manata,al primo scatto d’ira,al violento si dimostra in “ciccia” cos’è la violenza,gli si fa passare la voglia di perpetrare l’errore.
Credo poco o nulla nella giustizia.
Si legge spesso di donne che hanno denunciato per anni senza essere tutelate e difese.
Provate,dopo il primo scalpellotto,a prendere i coglioni del maschio e appenderli accanto alle lenzuola!!
Credo fermamente nel detto:”se il mondo e’ pieno di prepotenti la colpa e’ di chi non lo è”.
Non si nasce violenti e prepotenti ma si nasce umili e coglioni,basta svegliarsi e pretendere rispetto,fin dalle piccole cose.

Pensiero 2

Pubblicato novembre 24, 2013 da ederavelenosa

Sei una ragazza.
Gnocca pure.
Bionda (ma non è colpa tua).
Vivi la tua giovinezza felice e spensierata,piena di amici e svago.
Un giorno incontri un uomo,un ragazzo.
Vi innamorate.
Dopo un po’ lui si scopre geloso.
Molto geloso.
Non ti fa più uscire con gli amici ma solo con lui.
E’ violento pure.
Sei innamorata e fai tutto quello che dice.
Per anni…
Poi un giorno ti rompi le palle (ipotetiche perché non sai proprio cosa voglia dire averle) e lo lasci.
Lui continua a cercarti.
Tu lo aiuti al distacco (????)
Continui a seguirlo,aiutarlo,compatirlo.
Una notte ti chiama con una scusa e tu vai da lui,ovvio!!
Prima ti aggredisce dandoti fuoco e poi si uccide.
Ora tu sei più simile a una maschera di carnevale che a una donna,operazioni,plastiche,spese…
Chiedi aiuto per gli interventi.

Ora,hai deciso di stare anni con uno psicopatico violento e solitario,geloso egoista e stronzo.
Lui si dimostra proprio così e ti crea problemi che io ti dovrei aiutare a risolvere???
Cioè fammi capire… Tu fai una stronzata e io pago???
Ma saranno una collezione di cazzi tuoi se ti devi fare mille interventi per arrivare ad avere almeno un aspetto non mostruoso?
Non ti è esploso in faccia un semaforo mentre eri ferma ad aspettare!
Non ti ha presa in pieno un ubriaco.
Non sei malata.

L’hai voluta la bicicletta?
E mo pedala!

Pensiero 1

Pubblicato novembre 23, 2013 da ederavelenosa

Ogni volta che faccio parte di qualcosa,un gruppo,un forum,una comunità,entro in modalità “jolly”. Divento così tanto simpatica,sociale,brava,empatica,amichevole. Sdrammatizzo e gioco su queste maschere che mi metto e la gente abbassa le difese. Sono così “normale”.
Cominciano a nascere le maestrine psicologhe,quelle che “tanto lo do come sei realmente,sei buona,una così brava persona”…
Mi viene da ridere. So a mala pena io come sono e invece mi ritrovo tanti piccoli Freud che mi zampettano intorno.
Poi arriva il giorno che si affronta un argomento importante e pure io vorrei poter dire la mia.
Lo faccio.
Tutto si rompe.
Ho idee e pensieri così diversi che mi precludono il continuare a far parte di gruppi e comunità.
Spesso me ne resto per conto mio,assecondo questo o quello,ascolto,condivido… Ma nel momento che prendo una posizione,la mia,tutto cambia.
Divento “quella stronza”.
Che si parli di animali,bambini,amici,familiari,esperienze passate,colleghi di lavoro,passatempi,rapporti di coppia,lavoro,politica….
Dico la mia,il mio vero pensiero e mi mandano affanculo.

Riflessioni

Pubblicato Maggio 21, 2013 da ederavelenosa

Vi è mai capitato di avere un abbigliamento inusuale per voi e controllarsi ogni minuto gonna o colletto o sistemarsi perché non siete a vostro agio? Ecco,penso che sia per questo che l’uomo medio quando parla,si controlla continuamente le palle e si smantrugia l’uccello… Siccome per parlare serve un cervello,anche una versione base di cervello parlando di maschi,questo si deve spostare in alto,nella sede dove dovrebbe stare ma aime’ latita! Non trovandolo fra i coglioni dove sovente abita,l’uomo lo cerca e lo cerca e lo cerca,smarrito ed ansioso. Non di spiega altrimenti questa spasmodica grattata di balle ogni istante!!!!

Addii

Pubblicato Maggio 11, 2013 da ederavelenosa

E succede che prendi un cane,te che non hai mai voluto cani,te che “i gatti sono mille volte meglio” ma ha bisogno di aiuto ed è così piccola e spaventata,sarà come avere un altro gatto. E succede che scopri che il cane te lo hanno dato incinto,paranoia,perché non ti intendi di cani e tanto meno di cani gravidi!! Cominci a leggere,a chiedere,a preoccuparti di non essere in grado di essere pronta al momento del bisogno e vivi la gravidanza come fosse qualcosa di anche tuo. E succede che come natura vuole si arrivi al parto ed un cucciolo nasce morto,una femmina,le avevi già dato un nome,Zara. Poi ne nasce un altro,maschio,Martino e ti fai prendere dal panico ed arrivano i santi veterinari in aiuto che fra palle tue e morsi della mamma cagna,fanno nascere altri due fagiolini,Filippo e Sofia. E succede che ora sei mamma,nonna,amica,infermiera,badante di questi esserini così piccoli e sconosciuti e nemmeno sai distinguerli,perché la mamma non ti conosce ed ha paura e ringhia e morde e li nasconde. Stai un mese quasi senza nemmeno sapere come sono fatti. Martino muore,il secondo dispiacere e inizia la paranoia che anche gli altri due possano essere in pericolo e ti trasformi in un surrogato di ansia vivente che monitora ogni minuto con una telecamera cosa fanno i cuccioli,se mangiano,quanto mangiano,come mangiano,dove mangiano,se dormono,quanto dormono,come dormono,dove dormono,gli prendi una piastra riscaldata per tenerli al caldo,perché’ i cuccioli devono stare caldi,questo si sa e stai inebetita davanti al monitor ad osservare giorno e notte loro che crescono,ogni giorno un po’ di più e gli fai mille foto,mille filmini,te li immagini nel letto con te che ti svegliano la mattina leccandoti la faccia. E li pesi,due volte al giorno e li tieni puliti,perfetti,accuditi,dai alla mamma integratori,calcio,scatolette speciali,come fossero creature speciali,perché lo sono. E li guardi dormire,li senti respirare,sognare,russare,giocare,ti ritrovi le mani piene di graffi ed un gatto non ti darà mai queste sensazioni,un gatto e’ indipendente quasi subito,loro no,loro sono esserini indifesi,morbidi caldi e profumati che pigolano per starti vicino. Un’esperienza che ti riempie il cuore e senti di amarli,tanto,di volere il meglio per loro,sai già che li vizierai,che gli permetterai cose che ad altri non hai mai permesso,sono i tuoi fagiolini pelosi. E succede che un giorno ti accorgi che non puoi tenerli,che avere 5 cani e 17 gatti e’ un lavoro e tu un lavoro già ce l’hai e ti rendi conto che due cuccioli andranno via facilmente,magari li rivedrai ogni tanto,magari no e ti sale il magone solo a pensarci,a separarti da quel patatino che ti sbaciucchi sotto la gola ogni minuto,che ti dorme sotto il collo e già si fida di te. Cerchi qualcuno e cominciano ad arrivare richieste ma ognuno ha un difetto,ognuno ha qualcosa che non va. Ti accorgi che se non diventi selettiva non li farai mai uscire dalla tua casa,non lo vorresti ma davvero non puoi tenerli. Conosci persone che ti sembrano adatte,che speri gli vogliamo almeno un decimo del bene che gli vuoi te,perché solo te sai cosa gli hai fatto e cosa gli hai dato. Non credevi che un cane potesse darti tanto,ti sbagliavi,come ogni volta che pensavi di sapere qualcosa. C’è silenzio in casa adesso,un silenzio triste e malinconico, li rivedrai,ok,ma non sarà come avresti voluto. Altri compreranno loro giochi e cucce,altri li vedranno crescere e magari un giorno nemmeno ti riconosceranno,non si ricorderanno quello che hai fatto per loro da quando sono nati,hanno un pezzo del tuo cuore e non lo sanno.

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Vita Quotidiana Di Una Segretaria "Fuori dal Comune"

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